In unico volume, attraverso pagine celebri ma anche pagine inedite e sconosciute, la summa dell'opera di Norbert Elias. A cura di Johan Goudsblom e Stephen Mennell.

Norbert Elias è ormai riconosciuto come una delle maggiori figure della sociologia del Novecento. La sua carriera, e anche la sua ricezione, hanno seguito però strade eccentriche. Giunto all'insegnamento universitario solo negli anni Cinquanta, le sue opere (il cui nucleo essenziale risale agli anni Trenta) hanno cominciato ad avere risonanza dagli anni Settanta. Perciò tanto più interessante risulta l'operazione ora tentata da Goudsblom e Mennell: comporre saggi ed estratti delle opere in modo da rendere disponibile in un unico volume "il meglio" di Elias, ma anche da tracciarne, con le sue stesse parole, l'itinerario intellettuale. Il volume si compone di oltre trenta scritti di Elias, parte raccolti per la prima volta in volume e inediti in Italia, parte estratti dal corpus già edito delle opere. Ogni scritto ha una dettagliata introduzione dei curatori, che lo colloca nel tracciato biografico e intellettuale di Elias. Gli scritti vanno dal 1920 al 1990, e individuano quattro fasi fondamentali nella sua attività: gli anni giovanili (1920-1935) fino alla grande tesi sulla società di corte, il quinquennio dedicato al processo di civilizzazione (1935-40) e, dopo dieci anni di silenzio, l'ingresso nella sociologia accademica inglese (1950-1965) e infine il riconoscimento internazionale degli ultimi decenni.

source:

Il Mulino